mercoledì 10 giugno 2009

:::Sospeso il decreto contro le manifestazioni nel weekend:::

da globalproject del 27 aprile 2009

Il movimento "Io non ho paura" conquista la prima, parziale, vittoria contro la direttiva Maroni



E’ di venerdì 24 aprile, nel tardo pomeriggio, la notizia che la Prefettura di Reggio Emilia ha temporaneamente sospeso (fino al 30 giugno) il decreto con il quale si vietavano le piazze principali del centro storico alle manifestazioni dalle 14.00 del sabato e per tutta la giornata di domenica.
Dopo le manifestazioni del 4 e le cariche della polizia del 18 aprile il movimento "Io Non Ho Paura" è riuscito a fare esplodere il caso in città, costringendo la maggior parte delle forze politiche e della società civile a schierarsi in modo fermamente contrario a questo decreto.

L’applicazione della direttiva Maroni da parte del Prefetto, con il beneplacito dell’Amministrazione guidata da Graziano Delrio, è un fatto molto grave per la "rossa" Reggio Emilia; limitare le libertà fondamentali, come quella di espressione e manifestazione, e inoculare nella società il virus della paura e dei deliri securitari è utile a chi detiene il potere (e in special modo in campagna elettorale) per legittimare se stesso e allargare, a destra, il proprio bacino elettorale.
E’ stato dimostrato, al contrario, che una misura come quella emessa del Prefetto, non mette al riparo la città da situazione di disordine, anzi, è stato dimostrato che non fa altro che aumentare i problemi di ordine pubblico.

Questa momentanea vittoria del movimento è stata ottenuta perchè quel centinaio di persone che sabato 18 erano in centro storico a manifestare, hanno dimostrato di non avere paura di alzare la testa, di non aver paura di emanciparsi e rompere lo steccato entro il quale una "legalità" sempre più di stampo fascista vorrebbe costringere i movimenti e tutte le persone che non accettano limitazioni alla propria libertà.

"Sicuramente il 30 giugno è vicino" - ci ricorda Gianluca del movimento IoNonHoPaura - "e dovremo ancora rimboccarci le maniche affinchè questo decreto venga ritirato permanentemente".


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