mercoledì 10 giugno 2009

:::Nessuna ordinanza ferma i nostri desideri:::

da global project


“Se ci tolgono il fururo noi blocchiamo le città” è stato il motto che ha accompagnato per mesi l’onda anomala studentesca che ha serpeggiato nelle piazze e negli atenei italiani. Oggi quelle stesse parole sono state scandite da cittadini, militanti e studenti della città di Reggio Emilia che, al quindicesimo giorno dall’ordinanza che vieta tutte le manifestazioni nelle piazze del centro storico, hanno pubblicamente lanciato in piazza Fontanesi un assemblea aperta di discussione rompendo di fatto il divieto. Piazza Fontanesi, bloccata in tutti i suoi accessi dalla celere, è stata sottratta ai manifestanti e a tutte le persone che normalmente la animano da un arroganza politica nelle sue vesti peggiori, quelle delle botte e dei manganelli. Questo è quello che prefettura, questura e sindaco hanno deciso di regalarci nella piazza più bella della città, non permettendo a nessuno di congiungersi con i manifestanti giunti in piazza Fontanesi a ranghi sciolti alcuni minuti prima. Dopo la carica i manifestanti riunitisi in via Montegrappa hanno percorso un corteo non autorizzato fino alla piazza centrale della città. Piazza Prampolini che per ironia della sorte è stata oggi vietata addirittura al comizio del ministro Carlo Giovanardi vittima anch’esso dell’idiozia del decreto Maroni, quindi dello stesso suo governo. Dopo essere anche in questa piazza incalzati dalla polizia in assetto antisommossa, il corteo viene caricato in un momento pacifico in via Emilia durante il tentativo della celere di superare i manifestanti. Il corteo ha poi proseguito verso il laboratorio aq16 dove si è tenuta un assemblea per proseguire il percorso dell’assemblea cittadina “io non ho paura” e scandire le prossime tappe.
Vorremmo adesso sapere come giustifica il sindaco Del Rio il suo ostinato silenzio, dopo aver comunicato ai sudditi la vile ordinanza via stampa senza la minima possibiltà di confronto, dopo le botte che ci ha regalato oggi. Un sindaco che si fregia dei percorsi di partecipazione attiva dei suoi cittadini e poi fa caricare i manifestanti che volevano solamente riunirsi può stare sicuro solo di una cosa, che gli verrà tolta pure a lui la partecipazione ipocrita che è solito proporre . Venerdì 24 aprile, presso la sala civica della circoscrizione 8 in via F.lli Manfredi si terrà l’ennesima farsa di questa giunta, una presentazione al pubblico del bilancio partecipativo 2008 alla presensa del “primo cittadino”. Se partecipazione è partecipazione sarà, avremmo due o tre cose da cui chiedergli conto, in primis delle manganellate di oggi. Chiediamo a tutte la parti sociali, ancora ufficilmante non contattate in merito a questo tipo di divieto, una precisa presa di posizione sul clima fascista che sicuramente produrrà scenari ancora più violenti quando finirà la cassa integrazione ordinaria e straordinaria per 16.000 operai.
I fatti di oggi sono solo l’antipasto di un periodo pesante che verrà, fatto di repressione e divieti per ogni tipo di istanza sociale. Di una cosa siamo certi, il vento cambierà, e i responsabili della crisi e dell’uccisione della democrazia avranno gatte da pelare.

Laboratorio AQ16