mercoledì 10 giugno 2009

:::La vostra sicurezza è solo repressione:::

da global project del 21 marzo 2009

Studenti e insegnanti percorrono il secondo passo della campagna di chiusura di Casa Pound


Questa mattina studenti ed insegnanti hanno atteso fuori dalle scuole del polo scolastico di via Makallè i loro compagni e colleghi al termine dell’orario scolastico, promuovendo un’iniziativa pubblica di carattere informativo che chiarisse e sensibilizzasse le componenti degli ambienti scolastici rispetto all’apertura di Casa Pound e alla presenza di Blocco Studentesco nelle scuole.
Dopo il forte impatto mediatico scatenato dagli avvenimenti che nelle settimane scorse si sono svolti all’interno del polo di via makallè, questa è la prima uscita pubblica che riporta l’attenzione, nelle scuole, sull’affermarsi della nuova corrente neo-fascista nel territorio reggiano, il secondo passo d’un percorso che intende sdoganare la costituzione d’una struttura politica come Casa Pound e le dialettiche sociali e politiche che ne leggittimano la presenza e l’esistenza.
Studenti e insegnanti hanno iniziato oggi a confrontarsi sulla natura di queste correnti e sul ruolo che, in quanto componente sociale di progresso culturale, essi devono assumere per far fronte agli attacchi xenofobi e anti-culturali che questi gruppi, e le politiche su cui si fondano, propinano e muovono alla società.
Durante la manifestazione è stata sottolineata diverse volte la responsabilità dei dirigenti scolastici rispetto all’indifferenza e all’insicurezza che si è venuta a generare all’interno delle scuole; quello che i promotori dell’iniziativa chiedono ai presidi delle quattro scuole è che essi prendano una posizione chiara verso la presenza di Blocco Studentesco e gli atteggiamenti che questo gruppo ha fin’ora assunto verso alcuni studenti del polo scolastico e verso la scuola in genere, contestando la manovra elusiva che i dirigenti hanno adottato richiedendo la presenza di polizia e agenti della digos all’interno del polo scolastico, un atteggiamento che, secondo gli insegnanti e gli studenti, favorisce lo sviluppo d’un clima di controllo, securitario e repressivo che mal si addice ad un ambiente di meticciamento culturale e sviluppo sociale. Esposto a tal proposito lo striscione d’apertura "La vostra sicurezza è solo repressione" a far da sfondo all’iniziativa.


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