Violato il decreto applicativo del paccheto sicurezza che prevede il divieto di manifestazione nel centro storico per tutto il weekend
Questo pomeriggio una trentina di manifestanti del Laboratorio Aq16 hanno espresso la propria contrarietà al decreto, firmato dal vice Prefetto vicario reggente, dal Sindaco Delrio e dal Comitato per la sicurezza e l’ordine pubblico della città di Reggio Emilia che sancisce il divieto di manifestare nel centro storico a partire dalle 14.00 del Sabato e per tutta la giornata di Domenica.
Gli attivisti hanno attaccato cartelli di protesta e sparso volantini comunicativi presso il Municipio cittadino, violando così di fatto il decreto nel suo primo giorno di entrata in vigore.
Galleria fotografica Di seguito il comunicato del Laboratorio Aq16
DISTRUGGERE LA DEMOCRAZIA:YES WE CAN!
È di due giorni fa (giovedì 2 aprile 2009) la notizia che anche a Reggio Emilia il Prefetto ha firmato un decreto, in applicazione della direttiva Maroni, che vieta le manifestazioni nei centri urbani e nelle “aree sensibili” per tutto il week-end (dalle ore 14.00 del Sabato a tutta la giornata di Domenica). Questo decreto, emanato il 31.03, è stato adottato a partire da giovedì con l’intesa tra il Prefetto vicario reggente Adolfo Valente, il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica e il sindaco Graziano Delrio.
Questa è una misura gravissima, anticostituzionale e lesiva della democrazia: Sindaco, Prefetto e Amministrazione degradano la polis, storicamente luogo di discussione e centro della partecipazione politica, a un mero cofanetto blindato, al quale è impossibile accedere per sancire la propria libertà di espressione e manifestazione.
In un momento storico di crisi come quello attuale, quanto tempo passerà prima che questa norma sia applicata per tutta la settimana?Cosa succederà quando i 16000 cassaintegrati, i precari ,gli studenti e i migranti senza lavoro vorranno scendere in piazza?
Nessuno, né il sindaco né nessuno della sua maggioranza, ha commentato le gravissime dichiarazioni del segretario provinciale della Lega Nord, Gabriele Fossa: «Grazie alla Lega Nord le manifestazioni come quelle svolte dagli estremisti islamici ovvero dagli estremisti locali dei centri sociali, non saranno più autorizzabili nel centro storico della città ma costoro, se vorranno, potranno farle senza rompere le scatole ai reggiani».
Per l’amministrazione di questa città, quindi, è questo che significa il diritto a manifestare sancito dalla costituzione: una rottura di scatole.
In piena campagna elettorale, lo “sceriffismo” e il pugno duro sulla “sicurezza” pagano e un Delrio in piena crisi, sfrutta la ventata di fascismo e fascistizzazione della società (in perfetto stile leghista) per legittimare il suo ruolo, il suo potere e il suo “impegno per la sicurezza”, senza nemmeno permettere una discussione in Consiglio Comunale in merito al decreto.
I movimenti e l’intera società devono opporsi a questa, come a tutte le altre misure che limitino i diritti di espressione, di libertà di pensiero e manifestazione.
DIFENDIAMO IL DIRITTO A MANIFESTARE! DIFENDIAMO LE NOSTRE CITTA’ DALLA DISTRUZIONE DELLA DEMOCRAZIA!
Laboratorio Aq16